Con la presentazione della nuova piattaforma MQB (acronimo tedesco di Matrice modulare trasversale) il gruppo Volkswagen intende affrontare con una piattaforma comune il futuro della produzione dei suoi veicoli. MQB intende essere il risultato della sinergia tra il massimo della tecnologia disponibile per veicoli di lusso e la modularità tipica per veicoli di produzione di massa, questo di fatto permetterà un innalzamento della qualità produttiva mantenendo bassi i costi di progetto.
Questa piattaforma introdotta nel 2012 vale per tutti i marchi del gruppo, Volkswagen, Audi, Seat, Skoda. La strategia MQB rappresenta un punto di svolta nella progettazione e produzione di automobili future con motori montati trasversalmente. La matrice modulare trasversale standardizza molti parametri dei componenti del veicolo tra le marche e le classi di veicoli. Allo stesso tempo, offre un ampio accesso alle nuove tecnologie.
Per il marchio Volkswagen, ad esempio, saranno compresi i modelli: Polo, Beetle, Golf, Scirocco, Jetta, Tiguan, Touran, Sharan e Passat CC. In futuro, tutti questi modelli potrebbero teoricamente essere prodotti sulla stessa linea di montaggio - nonostante i loro diverso passo e carreggiata. Sarà possibile produrre modelli sulla stessa piattaforma MQB di marche diverse tra loro. I primi veicoli nuovi da produrre in base alla piattaforma MQB sarà il successore della Audi A3 (8V) e la Golf 7 (5G).
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La certificazione per il recupero dei gas Fluororati ad effetto serra non riguarda soltanto gli autoriparatori.
Questa normativa infatti investe anche gli autodemolitori che quindi entro il 12 aprile dovranno provvedere all'iscrizione al sito fgas.it e successivamente all'attestazione mediante la frequenza del corso specifico presso organi attestati.
La questione è stata sollevata più volte nei mesi scorsi, recentemente il Ministero ha chiarito con la seguente dichiarazione:
--> L’articolo 8 del D.P.R. n. 43/2012 prevede l’obbligo di iscrizione al Registro delle persone e delle imprese certificate per le persone che svolgono attività di recupero di gas fluorurati ad effetto serra (F-gas) dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore che rientrano nel campo di applicazione della direttiva 2006/40/CE (articolo 8, comma 1, lett. e)), nonché per le imprese che svolgono attività di recupero di F-gas dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore (articolo 8, comma 2, lett. e)).
--> Inoltre, l’articolo 9, comma 3, del D.P.R. n. 43/2012 prevede l’obbligo di attestazione per le persone che svolgono attività di recupero di F-gas dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore che rientrano nel campo di applicazione della direttiva 2006/40/CE.
Pertanto, tutte le persone e le imprese che svolgono le suddette attività di recupero sono tenute al rispetto delle disposizioni sopra descritte, a prescindere dal settore in cui esse operano (per esempio, autoriparazione o autodemolizione).
Sono compresi i soggetti che svolgono le operazioni di rimozione dei gas fluorurati dai veicoli fuori uso durante l’esercizio dell’attività di messa in sicurezza prevista dalla Direttiva 2000/53/CE
Il mancato rispetto di questa normativa comporta sanzioni molto onerose: dai 7.000€ ai 100.000€.
Per verificare se un centro di autodemolizione ha eseguito la certificazione è sufficiente consultare la seguente pagina web:
CONSULTA IL REGISTRO IMPRESE CERTIFICATE
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