Le auto Ibride ed elettriche sono pericolose per gli autoriparatori?
Premessa, questo articolo è stato scritto con l'intenzione di informare gli operatori del settore, principalmente riparatori meccatronici e carrozzieri, su alcuni aspetti della sicurezza riguardanti i veicoli Ibridi ed Elettrici. L'articolo non può trattare l'argomento in maniera completamente esaustiva, pertanto si consiglia vivamente a tutti gli autoriparatori di formarsi con apposito corso di formazione. Il corso dovrà trattare la normativa CEI 11-27 e rilasciare una qualifica di tipo PES-PAV (Personale Esperto o Personale Avvertito). Questa qualifica ad ogni modo non consente di lavorare su impianti sotto tensione. Questa possibilità operativa la si ottiene frequentando un corso che rilasci la qualifica PEI (Personale Con Idoneità).
Anche se le nuove tecnologie impiegano tempo per farsi strada nei centri di riparazione, i veicoli elettrici ibridi (HEV) e veicoli elettrici (EV) stanno comparendo sempre più spesso. A causa del maggior rischio dovuto alle alte tensioni comprese da 42 a 650 volt (nota: è improprio parlare di alta tensione. Questi valori sono nel range considerato bassa tensione per la normativa CEI 11-27), gli ibridi e l'EV rappresentano una sfida particolare per l'officina e soprattutto per le carrozzerie, dove ci si trova ad operare direttamente sui sistemi ad alta tensione dopo che questi hanno perso le protezioni che in genere riducono il rischio di venire in contatto con cavi dove scorrono centinaia di volt. Cosa accadrebbe se dopo l'incidente il sistema di alta tensione fosse ancora energizzato? O se il sistema si ripristina mentre la vettura è ancora in lavorazione con cavi e componenti di AT scoperti?