Le sospensioni attive della Alfaromeo Giulia Quadrifoglio
Le sospensioni attive della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio rappresentano un avanzato sistema tecnologico progettato per ottimizzare la dinamica di guida. Tuttavia, come ogni componente sofisticato, possono presentare alcuni difetti che è importante conoscere.
Immagine: Il livello di smorzamento delle sospensioni è definito anche dal tipo di modalità di guida che può essere selezionata dall’utente per mezzo del selettore della modalità di guida DNA posto sul tunnel centrale.
Difetti delle Sospensioni Attive della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio
Le sospensioni attive della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, pur essendo un capolavoro di ingegneria, non sono esenti da possibili difetti. Uno dei problemi più comuni riscontrati dagli utenti è la sensibilità eccessiva degli ammortizzatori agli urti, che può portare a un'usura prematura. Inoltre, il sistema elettronico di controllo, noto come CDCM (Chassis Domain Control Module), può talvolta presentare malfunzionamenti, causando una risposta non ottimale delle sospensioni. Un altro difetto segnalato riguarda le elettrovalvole degli ammortizzatori, che possono bloccarsi o funzionare in modo intermittente, compromettendo il comfort di guida.
Confronto con Altri Modelli di Auto
A confronto, le sospensioni attive della BMW Serie 3, pur essendo meno sportive, offrono una maggiore affidabilità nel lungo termine. La Mercedes-Benz Classe C utilizza un sistema simile, ma con una taratura più orientata al comfort, riducendo così il rischio di malfunzionamenti. Anche modelli meno sportivi come la Volkswagen Passat offrono sospensioni adattive che, sebbene meno sofisticate, garantiscono una buona durata e affidabilità.
La centralina di controllo CDCM
La vettura è dotata di un sistema di controllo attivo della dinamica dello chassis. Il modulo elettronico che gestisce il sistema è denominato CDCM (Chassis Domain Control Module). La posizione del modulo è visibile nell'immagine seguente.
Il modulo CDCM controlla i seguenti sistemi:
- Splitter aerodinamico anteriore (disponibile solo su versione quadrifoglio).
- Differenziale posteriore Torque Vectoring. (disponibile solo su versione quadrifoglio).
- Ammortizzatori attivi.
- Richiesta di disattivazione cilindri della bancata destra del motore 2.9 V6 (solo per versione Quadrifoglio)
La vettura può essere equipaggiata con ammortizzatori attivi sia anteriori che posteriori, che sono di serie nella versione Quadrifoglio. Questi ammortizzatori sono definiti "attivi" perché possono modificare il loro smorzamento viscoso in risposta ai comandi del modulo di controllo elettronico CDCM. Il CDCM regola il coefficiente di smorzamento viscoso degli ammortizzatori in base al comportamento dinamico del telaio e delle sospensioni del veicolo.
Composizione del sistema
Il sistema include cinque accelerometri, quattro dei quali sono situati nella parte anteriore del veicolo, mentre uno è integrato nel modulo CDCM. Questo modulo utilizza un algoritmo specifico per monitorare il comportamento della parte posteriore della vettura.
Legenda:
1 – connessione elettrica anteriore e posteriore destra
2 – connessione elettrica anteriore e posteriore sinistra.
3 – Accelerometro anteriore destro (duomo ammortizzatore)
4 – Accelerometro anteriore destro (mozzo)
5 – Accelerometro anteriore sinistro (duomo ammortizzatore)
6 – Accelerometro anteriore sinistro (mozzo)
Nella zona posteriore della vettura non è presente nessun accelerometro, mentre ce ne sono quattro nella parte anteriore. Due di questi sono posti in prossimità duomi e due sono collegati alla sospensione. La presenza degli accelerometri è legata alla necessità da parte del modulo CDCM, di rilevare i movimenti della scocca e del mozzo ruota durante la marcia della vettura.
Funzionamento
Ogni ammortizzatore genera una forza di smorzamento basata sulla velocità relativa tra il duomo dell'ammortizzatore (scocca) e il mozzo della ruota. Questa velocità relativa è rilevata dagli accelerometri superiore ed inferiore della sospensione.
Il modulo CDCM, ricevendo i segnali di accelerazione verticale dagli accelerometri, comanda un'elettrovalvola all'interno dell'ammortizzatore con il valore di corrente appropriato, generando così la forza di smorzamento necessaria. La regolazione dello smorzamento avviene continuamente, adattandosi alle caratteristiche del fondo stradale e al comportamento dinamico del veicolo.
Elettrovalvole ammortizzatori
Ogni ammortizzatore, nella parte terminale dello stelo, ospita una elettrovalvola che gestisce il passaggio dell'olio.
L'elettrovalvola regola il flusso dell'olio all'interno dell'ammortizzatore, modificando così le caratteristiche di smorzamento. Quando il modulo CDCM invia una corrente maggiore all'elettrovalvola, il flusso dell'olio aumenta grazie all'espansione della sezione di passaggio, incrementando di conseguenza la capacità di smorzamento dell'ammortizzatore.