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Opel Vivaro ad Idrogeno, operazione di immagine o soluzione concreta?

Premessa: come si usa l'idrogeno nell'autotrazione?

Chiariamo subito un dubbio, l'idrogeno di cui stiamo parlando non viene bruciato, ma viene utilizzato per produrre energia elettrica. I veicoli ad idrogeno, come questo Opel Vivaro Hydrogen o la Toyota Mirai, sono sostanzialmente veicoli elettrici, che però producono parte dell'energia elettrica dirattamente a bordo.

 

Il Vivaro Hydrogen

Sostanzialmente parliamo di un veicolo elettrico, dotato di tutti i componenti oramai noti: batteria, inverter e motori elettrici, ai quali si aggiunge un sistema di generazione della corrente che sfrutta l'idrogeno come vettore di energia.

L'idrogeno, deve essere rifornito ad un distributore, ed il pieno avviene in circa 3 minuti. Quindi questo viene immesso assieme all'aria in una cella di combustibile, dove reagisce producendo corrente elettrica. Un pieno di idrogeno consente un'autonomia di 400 Km secondo ciclo WLTC (nella realtà sicuramente l'autonomia è di molto inferiore).

Una batteria da 10,5 kWh consente di gestire i picchi di potenza in accelerazione. Questa può essere ricaricata a parte con una trifase da 11kW tramite cavo Modo 2. Inoltre la batteria consente di percorrere senza idrogeno circa 50 Km (sempre secondo ciclo WLTC).

Le bombole in fibra di carbonio sono molto particolari. L'idrogeno deve essere stoccato a pressioni elevatissime: 700 bar (contro i 200 del metano). 

Pro e contro: l'Idrogeno, una soluzione reale?

Si sente parlare molto di idrogeno come soluzione per l'autotrazione, ma ci sono anche molti dubbi a riguardo. Alcuni costruttori hanno investito in questa direzione, ma i veicoli che sfruttano questa tecnologia sono ancora pochi e non è detto che aumentaranno in futuro. Vediamo perchè.

Perché l'Idrogeno?

Iniziamo da questo aspetto. L'idrogeno viene considerato un carburante green. Ma questo è già un'errore. L'idrogeno in questo caso non è un carburante, ma un vettore di energia. Infatti non viene bruciato, ma convertito in corrente. Inoltre l'idrogeno non esiste in natura, ma deve essere prodotto. Come? Ci sono due modi:

  • Produzione per elettrolisi: poco efficiente per produzione di massa. Richiede l'utilizzo di corrente elettrica.
  • Produzione per termolisi o bioreattori: anche in questo caso non sono metodi adatti alla produzione di massa.
  • Produzione da combustibili fossili: adatta a produzioni di massa. Oltre il 90% dell'idrogeno prodotto al mondo proviene da queste fonti. Questo processo, se condotto utilizzando combustibili fossili, porta all'emissione di elevate quantità di CO2, le quali finiscono per aumentare il bilancio termico della terra e l'effetto serra

Si può aumentare la produzione elettrolitica dell'idrogeno?

Dato che la produzione dell'idrogeno è tutt'altro che "green", l'alternativa sarebbe quella di aumentare la produzione per elettrolisi. Ma anche in questo caso ci sono delle considerazioni da fare. Mediamente per produrre un kg di idrogeno occorrono dai 50 ai 65 kWh di energia con il metodo classico. Un elettrolizzatore ad acqua ideale con un'efficienza del 100% consumerebbe 39,4 kWh per kg di idrogeno.

Ora, l'Opel Vivaro di questo articolo, con 1 Kg di idrogeno percorre circa 90-100 Km in condizioni ideali. Questo vuol dire che per percorrere 100 Km questo veicolo impiega circa 40kWh, sempre in condizioni difficili da replicare nella realtà. 

Qui viene il bello, lo stesso veicolo, con la sola batteria da circa 10kWh percorre 50 Km.....i conti non tornano. O meglio, i conti sono questi. Dimostrano che l'utilizzo dell'idrogeno è totalmente inefficiente. Se si ricaricasse direttamente la batteria, sfruttando l'energia elettrica della rete, si avrebbe un'efficienza energetica almeno doppia all'utilizzo dell'idrogeno come vettore.

Quanto costa viaggiare ad idrogeno?

Iniziamo considerando anche il costo del veicolo. Oggi una Toyota Mirai ha un costo di oltre 60.000 euro, e parliamo di una piccola berlina. Ovviamente questi prezzi risentono dell'unicità di questi veicoli, della poca produzione, dei costi di sviluppo...ma anche se mai queste tecnologie dovessero diventare di massa, si dovrà tenere conto che la componentistica di questi veicoli pesa enormemente sul costo finale del veicolo. Non dimentichiamo che questi veicoli oltre a tutta la componentistica tipica di un veicolo elettrico, hanno in aggiunta anche tutto quello che serve alla conversione di idrogeno in corrente (serbatoi in carbonio, fuel cell, etc.).

Fatta questa premessa, diciamo subito che ad oggi la distribuzione dell'idrogeno in europa è quasi inesistente. Solo la Germania ha scommesso su una rete distributiva e ad oggi ci sono circa 100 punti di rifornimento. L'autostrada A22 del brennero doveva diventare nel 2010 la prima via dell'idrogeno fra l'italia ed il resto d'europa, ma ad oggi ancora nulla...

In germania, dove la distribuzione è aiutata da importanti incentivi statali, il costo dell'idrogeno è di 9,95 Euro al Kg (costo fissato per decreto). 

Facendo due calcoli, sempre in riferimento al nostro Opel Vivaro ad Idrogeno, questo vuol dire che per percorrere 400Km ci vogliono circa 40€. Sempre in condizioni ideali (scusate se lo ripetiamo).

Facendo un paragone, il Vivaro 1.5 Diesel (il più vicino per potenza alla versione ibrida), ha un consumo nel ciclo misto WLTC di circa 7l/100km. Quindi per percorrere 400km, necessita di 28 litri. Considerando un costo del gasolio di 1,55 cent/litro, il costo per percorrere 400 Km è di 43,4,€. 

Ognuno tragga le sue conclusioni, ricordando che il gasolio si può rifornire dovunque.

 

Tags: opel vivaro idrogeno, idrogeno per autotrazione, idrogeno

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