Golf V 1.9TDI mancanza di potenza (Giugno 2012)
DIFETTO: Basse prestazioni ai bassi regimi, a regimi alti prestazioni normali. Spie accese: spia motore (spia MI). Spegnendo il quadro, talvolta, l'errore scompare. Altre volte resta presente.
VETTURA: Golf V 1.9 TDI (1k1) BJB
DIAGNOSI MOTORE: dopo essere entrati in diagnosi appare l'errore pressione sovralimentazione P0243. Pertanto ci concentriamo sul sistema di sovralmentazione.
DESCRIZIONE IMPIANTO: La turbina (in questo caso) a geometria variabile è circondata da palette mobili che determinano la variazione dell'angolo d'incidenza dei gas di scarico in funzione del regime di rotazione, queste vengono chiuse o aperte per favorire la velocità o la portata a seconda dei regimi stessi. Ciò porta ad una maggiore flessibilità e adattabilità di comportamento rispetto alla sovralimentazione con la turbina a chiocciola fissa. Una turbina a geometria variabile consente di ottenere la stessa bassa inerzia di una turbina di piccole dimensioni e la portata d'aria (quindi potenza) di una turbina di maggiori dimensioni. La turbina è gestita dalla valvola wastegate. La wastegate è una valvola utilizzata per il controllo delle condizioni d'esercizio della turbina. Funziona a depressione (vedi immagine seguente), quando nel fungo della wastegate c’è la massima depressione le palette sono tutte chiuse. L'azione della wastegate serve a mantenere la velocità di rotazione della turbina entro certi limiti. Lo fa limitando la pressione di sovralimentazione massima aprendo le palette a regimi elevati.
Funzionamento della geometria variabile
La wastegate è pilotata da un’elettrovalvola (vedi immagine seguente)
Immagine: elettrovalvola di comando della wastegate
SOLUZIONE DEL GUASTO: componenti da controllare:
- turbina
- elettrovalvola wastegate
- depressore
- geometria variabile
- tubazioni fra wastegate e depressore
- centralina motore
Controllo turbina: per verificare se è un problema della turbina scegliamo dalla pagina dei PARAMETRI dell’autodiagnosi quelli che ci servono per testarla, in questo caso sono:
Immagine: Parametri selezionati in autodiagnosi
Dopo aver fatto ciò si prova la macchina in moto. La prova è stata condotta con l’auto ferma in officina.
Immagine: Registrazione dei parametri con vettura in moto
Osservando il precedente grafico si può osservare che al secondo 21 la turbina si comporta correttamente mentre al secondo 45 la pressione sviluppata dalla turbina è nulla.
Controllo elettrovalvola wastegate: per controllare la valvola Wastegate si utilizza la scheda delle ATTIVAZIONI dell’autodiagnosi. Attivata la valvola si sente una leggera vibrazione nella parte elettrica, ma la geometria variabile non si muove.
Immagine: Attivazione della valvola wastegate
Dato che non siamo sicuri del funzionamento la controlleremo con multimetro e oscilloscopio.
Immagine: Segnale di comando della elettrovalvola della turbina
Controllo pompa del vuoto: la escludiamo perché se il problema fosse una mancanza di depressione dovuta alla pompa, non funzionerebbero altri componenti.
Controllo geometria variabile: la geometria variabile viene controllata con una pompa del vuoto (vacuometro), attorno ai 0.6 bar la geometria variabile si muove.
Controllo tubazioni: si ripete la verifica con vacuometro, questa volta dall'estremità delle tubazioni e non direttamente sulla valvola. Si nota che facendo il vuoto questo non resta costante. La pressione tende a salire nel giro di pochi secondi. Per sicurezza si prova a mettere in pressione i tubi (sempre utilizzando il vacuometro in modalità pompa). Notiamo che la pressione non aumenta.
Questo test ha messo in evidenza che il guasto dipende dalla tubazione. Lungo il tubo deve esserci una piccola crepa che causa la perdita di pressione e il malfunzionamento della turbina.
Questa piccola perdita, sporadicamente non permette alla depressione di arrivare al fungo della wastegate e la geometria variabile non si muove correttamente e resta nella condizione di minima pressione, causando la perdita di potenza.