Normalmente la verifica degli iniettori e della compressione in un motore Diesel Common Rail richiede del tempo ed in molti casi è necessario far eseguire questa procedura ad un Pompista dotato di apposita strumentazione (Banchi prova).
Mercedes ha già da diverso tempo messo a disposizione delle procedure che consentono di eseguire queste verifiche con l’aiuto del solo strumento di autodiagnosi.
Nel seguente articolo mostriamo come eseguire questa verifica utilizzando l’autodiagnosi, in particolare, in questo caso le operazioni vengono svolte con lo strumento di diagnosi della Texa S.p.a.
PROCEDURA:
Eseguiamo questa procedura su una Mercedes Classe A 168 2.0CDI, che per la particolare posizione degli iniettori non si presta ai normali controlli di compressione o al controllo dei ritorni con le burette graduate.
La Mercedes Classe A 168 monta il motore in posizione arretrata e la testa dei cilindri è difficilmente raggiungibile. Pertanto i controlli su iniettori e cilindri non è agevole.
Per prima cosa occorre verificare che il difetto lamentato (ad esempio: mancata accensione, irregolarità di funzionamento del motore, fumosità allo scarico, ecc…) sia frutto di una non perfetta combustione nei cilindri.
Questo puಠessere verificato attraverso l’apposita ATTIVAZIONE: “Controllo delle regolarità di funzionamento“. L’attivazione consente di verificare la portata media iniettata dalla centralina nei singoli cilindri.
Se il valore medio di un’iniettore è nettamente superiore a quello degli altri (in genere almeno superiore a 1,5mm3/ciclo), allora questo indica che la combustione in quel cilindro non è perfetta ed il difetto è da ricercare là¬.
ATTENZIONE: un valore alto non indica necessariamente un guasto dell’iniettore, prima di poter dire che l’iniettore è guasto sarà necessario controllare la compressione in quel cilindro.
Per eseguire questa seconda operazione ci viene in contro la seconda ATTIVAZIONE resa disponibile da Mercedes con lo strumento di autodiagnosi: “Prova di compressione”.
La prova è molto semplice e di facile esecuzione: si lancia la regolazione, la diagnosi chiede di tentare l’avviamento agendo sulla chiave. Il motore non parte in quanto la procedura ne impedisce l’avviamento, INSISTERE nell’avviamento facendo girare il motorino fin quando la diagnosi non restituisce a video una schermata che riporta il regime di rotazione impresso dal motorino di avviamento, letto per ogni singolo cilindro.
Questi valori devono essere molto simili fra loro, e la differenza fra quello pi๠elevato ed il valor medio fra i cilindri non deve essere superiore a 5 rpm. Se ad esempio la diagnosi rileva i seguenti valori, posso dedurre che il cilindro 4 ha una mancanza di compressione:
- Cilindro 1: 250
- Cilindro 2: 252
- Cilindro 3: 250
- Cilindro 4: 256
Il video che segue mostra l’intera procedura eseguita con lo strumento di autodiagnosi.
http://www.youtube.com/watch?v=fuBC_N91P7M&feature=youtu.be
Nota: nel video, al termine della prova di compressione la diagnosi riporta un regime nullo per il cilindro 1. Questo è dovuto al fatto che su questo veicolo l’iniettore del cilindro1 fosse scollegato durante il test.