Come fare la verifica dei sensori di giri ABS
In questo articolo vediamo come verificare grazie ad un oscilloscopio i sensori di giri dell'ABS. Il controllo non è complesso, ma è necessario sapere alcune cose prima di collegare l'oscilloscopio al cablaggio dei sensori.
QUANTI SENSORI ABS ESISTONO?
Sostanzialmente possiamo identificare due tipologie di sensori:
- PASSIVI: sono utilizzati sui veicoli recenti, sono alimentati dalla centralina ABS (per questo si dicono passivi)
- ATTIVI: sono utilizzati sui veicoli più datati o su alcuni veicoli industriali o autobus, producono il segnale per induzione (per questo si dicono attivi)
ANALISI DEI SENSORI PASSIVI
I sensori passivi sono di norma molto compatti. Sono utilizzati quasi sempre in combinazione ad un cuscinetto magnetico. Il cuscinetto lungo la sua circonferenza ha una serie di segmenti polarizzati nord/sud che inducono nel sensore il segnale.
La guaina che protegge i due fili di collegamento fra sensore e centralina ABS è normalmente una guaina schermante. Per ridurre i disturbi sul sensore. Per questo è necessario accedere al terminale di collegamento fra sensore e il cablaggio del veicolo per poterne analizzare il segnale.
Il segnale, viaggia su uno dei due fili. L'altro, a seconda della tipologia di sensore (HALL o MAGNETORESISTIVO), sarà una massa o una alimentazione positiva (5 Volt o 12 Volt di norma).
Il segnale è presente su uno dei due fili, a seconda della tipologia di sensore questo segnale si potrà trovare sull'alimentazione o sul filo di massa. Il modo migliore per scoprirlo è quello di collegare un oscilloscopio a due tracce su entrambi i fili e girare la ruota fonica (la ruota del veicolo) per osservare il segnale.
ATTENZIONE: il segnale è di soli pochi decimi di volt. Quindi non ci si deve attendere una grande variazione. Sarà quindi necessario fare uno zoom sul segnale per poterlo apprezzare.
ANALISI DEI SENSORI ATTIVI
In questo caso stiamo parlando del classico sensore di giri, anche utilizzato per rilevare i giri del motore. Il sensore rileva i denti presenti su una ruota fonica, soltanto quando il numero di giri della ruota è discreto (in genere oltre i 2,5 Km/h). Il segnale si presenta come una onda periodica che aumenta di frequenza ed ampiezza al salire del numero di giri.
In questo secondo caso, l'oscilloscopio deve essere collegato fra i due fili, con un solo canale.