Nel mese di Maggio 2014 è stato pubblicato l’ultimo rapporto (l’ottavo) “How clean are Europe’s cars” che elenca come i costruttori europei stanno lavorando per ottemperare alle stringenti normative sulla produzione di CO2 che verranno applicate entro il 2021.
Lâanalisi ha preso in esame gli sforzi dei costruttori per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, stabiliti in modo vincolante dallâUnione Europea. Entro il 2021, infatti, tutte le nuove auto vendute in Europa dovranno emettere in media non pi๠di 95 grammi di anidride carbonica per chilometro. Un obiettivo ambizioso che sarà preceduto da un target intermedio, per permettere alle case automobilistiche di migliorare la tecnologia dei motori e lâefficienza dei veicoli. Entro il 2015 le auto nuove non potranno emettere pi๠di 130 grammi di CO2 per chilometro.
Quali i costruttori pi๠virtuosi?
Lo studio sottolinea gli ottimi progressi compiuti negli ultimi sei anni da Volvo, Toyota, Peugeot-Citroen, Renault, Ford e Daimler. Sono queste infatti le case automobilistiche che secondo gli analisti di T&E raggiungeranno gli obiettivi imposti dalla Commissione Europea addirittura prima del tempo stabilito, seguiti da altri due produttori, VW e Nissan, che risultano essere perfettamente in linea con il programma.
Lâanalisi invece mostra che il gruppo FIAT ha ceduto a Renault il primato di casa automobilistica con i veicoli pi๠efficienti e meno inquinanti. FIAT è in ritardo di un anno sulla tabella di marcia e raggiungerà solo nel 2022 gli obiettivi europei sulla riduzione delle emissioni dei veicoli. Tre invece gli anni di ritardo di BMW, pecora nera del gruppo delle europee.
Tutte dietro invece le case automobilistiche asiatiche.
Cosa rischiano le case che non raggiungeranno l’obbiettivo?
Semplice, la comunità Europea ha previsto delle sanzioni economiche per quei costruttori che non saranno in grado di rispettare i limiti imposti all’emissione media di CO2.